
Lingua Italiano
Copertina flessibile 288 pagine
Descrizione
Lugano, 1881. Una banda di ladri penetra nel castello di Trevano e fa razzia di preziosi. Poco dopo Vera von Derwies, figlia del barone proprietario del castello, muore in seguito a una caduta da cavallo. E nei giorni seguenti la tragedia torna ad abbattersi sul castello: vengono trovati senza vita lo stesso barone e un giovane inserviente, Nuto. Cinquant’anni dopo, l’anziana Liside chiama al proprio capezzale il figlioccio Ezechiele Beretta, massima autorità della polizia cittadina, e gli chiede di indagare sulla morte di Vera. Ormai prossima alla fine, la donna – all’epoca dei fatti in servizio al castello – non riesce a darsi pace: è convinta che quella caduta da cavallo non sia stata accidentale. Nonostante le circostanze della richiesta e le prove inconsistenti, Beretta si interessa al caso: assistito dall’appuntato Bernasconi appura che le teorie di Liside sono più plausibili del previsto, e qualcosa non quadra neanche nella morte del povero Nuto. L’indagine storica si sovrappone a quella su una morte più recente e altrettanto misteriosa, che porta il Beretta a scontrarsi con personaggi in vista della Lugano che conta e tinge di sangue le acque blu del lago che bagna la città.
📜𝐑𝐞𝐜𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞📜
Il libro si presenta un fiume in piena che si riversa nell’animo di chi legge riempiendolo di nuovi dettagli con una trama ricca di nozioni dirompenti che non ammettono più la perdita di tempo, perché se ne è già sprecato troppo, ben cinquant’anni, e, quando c’è in gioco una promessa fatta su un letto di morte ad una persona cara, il delegato Beretta non può più permettersi di temporeggiare. Adesso è ora di agire e di chiudere un’ antica questione irrisolta che ha dato adito a strane macabre leggende.
“Dicono che certe mattine nel parco si aggiri un folletto e i corvi lo annunciano gracchiando e volando in cerchio sopra il castello. Ogni volta che appare quell’essere accade una disgrazia.”
Ma c’è davvero la mano del diavolo dietro questi delitti o è l’uomo il demone che li ha compiuti ? Oltretutto adesso c’è un altro suicidio avvenuto la notte di capodanno, ma è davvero quel che sembra o qualcuno ha voluto inscenare il tutto? Vi aspettano tanti retroscena raccapriccianti in questa storia in cui il passato torna prepotentemente nel presente con un intreccio che mai avreste potuto immaginare.
Lo stile ampiamente descrittivo ed empatico mi ha tenuta incollata alle pagine fin da subito facendomi vivere in prima persona gli eventi narrati. Il delegato è una figura estremamente affascinante ed intelligente ed è stato favoloso entrare nel vivo delle sue teorie sugli accadimenti. Anche il suo inseparabile aiutante, l’appuntato Tranquillo Bernasconi, è molto astuto e rappresenta un valido sostegno per lui, formando insieme infine una squadra vincente. Il romanzo è uno di quelli che non si dimenticano e per ora posso confermare che è uno dei migliori letti ultimamente. Dapprima l’ambientazione in una Lugano degli anni trenta e la narrazione del mistero delle morti avvenute nel castello di Trevano nel 1881 mi hanno avvicinato al libro, ma, leggendo già la prima pagina, ho capito che per me sarebbe stato ” Il libro” , quello da cui ti stacchi a fatica e che resta indistruttibile nella mente e infatti l’ho letto in due giorni solo perché gli impegni mi hanno staccato malvolentieri un po’ dalla lettura, altrimenti lo avrei terminato in un solo giorno. Adesso non mi resta che recuperare gli altri libri di questo bravissimo autore.
#giftedby Libromania 💞
