
Data d’uscita: 17 agosto 2020
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Flavia deve sostenere l’ultimo esame alla facoltà di Filosofia. Il più temibile di tutti: Storia e cultura del Mediterraneo, con il professor Zeno Martini, bizzarro docente, sul quale corrono voci sbalorditive. Siamo nei primi anni del Duemila a L’Aquila. E’ febbraio. E’ buio. Fa freddo. Flavia s’incammina di notte per le viuzze storiche della città, perché la sessione inizia alle 6 di mattina. Imprevedibilmente, quello che per la ragazza si prospetta come un incubo, si trasforma nel sogno della vita. Martini le propone di entrare nella sua equipe di ricerca e di partire per la Grecia e la Turchia. Con lei ci sono Federica, Anna, Simona e Angela, studentesse molto diverse tra loro, per indole e aspetto. Le aiuterà Ilkay, la loro guida, insieme alle sue amiche. Ed eccole diventare amiche e Fiori d’Oriente. Bellissimi boccioli di piante diverse, che sbocceranno in donne, durante questo viaggio dei viaggi. Le giovani saranno traghettate in un mondo fascinoso, di spezie orientali, fragranze inusuali, colori sgargianti, danza del ventre, complicità rassicuranti, ricchezza del Gran Bazar, povertà delle campagne. Ognuna di loro cela un segreto. Quale?
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Buon pomeriggio readers, vi propongo una lettura fresca e leggera che parla di un viaggio di cinque giovani ragazze verso una cultura diversa dalla nostra che è in grado di plasmare, trasformare, configurare la loro identità attraverso nuove esperienze e l’acquisizione di un grosso bagaglio emozionale che, al loro rientro, si porteranno dentro per sempre. Questo è un romanzo di formazione, che vede come protagonista Flavia, una studentessa di filosofia che sta per laurearsi presso l’Ateneo de L’Aquila. Flavia ci fa conoscere le sue paure più recondite, ma, allo stesso tempo, la sua grande tenacia e determinazione nel conseguire gli obiettivi prefissati. Riesce, con la sua bravura, ad incantare anche il temutissimo Professor Zeno Martini che, subito dopo l’esame, le propone una ricerca sul luogo riguardante il femminismo all’interno dell’harem in Turchia. Sicuramente si trova di fronte ad un’occasione unica, da cogliere al volo e da fare assolutamente, prima della laurea. Flavia quindi decide di fare questa esperienza, appoggiata dalla sua famiglia, e ben presto fa la conoscenza delle sue compagne di viaggio, ognuna con una peculiarità che la differenzia dalle altre e soprattutto con un segreto ben nascosto. Anche il Professore, che rimarrà ad aspettarle in Grecia, in realtà cela un triste segreto e si scopre che non è poi così severo come lo descrive la maggior parte dei ragazzi universitari. Una storia delicata in grado di farci capire l’importanza della figura femminile nel mondo e quanto sia indispensabile la parità di genere in una società moderna. Ho imparato a conoscere tante caratteristiche di questa cultura affascinante e per me totalmente sconosciuta. Una scrittura fluida e semplice che arriva dritta al cuore. Mi è piaciuto tanto leggere le pagine del diario scritte da Flavia che si rivolge nel suo immaginario a Sherazade, la protagonista de Le mille e una notte, che, con i suoi racconti, ammansisce il tiranno e si salva la vita. Ho ammirato Flavia per il suo carattere così empatico, amichevole, deciso; l’educazione e il rispetto altrui sono tratti indispensabili in un’amicizia e lei, che possiede queste qualità, riesce ad instaurare legami profondi all’interno del gruppo. Il romanzo è stata una ventata d’aria fresca, in un periodo di vita difficile a causa di questa pandemia e grazie a Conny Melchiorre ho potuto chiudere gli occhi e immaginare di essere lì in quei luoghi affascinanti, carichi di colore, odori, musica e danze . Grazie mille per questa splendida avventura.