𝙷𝚎𝚒𝚍𝚒 𝚟𝚘𝚕𝚞𝚖𝚎 𝟷 𝙶𝚕𝚒 𝚊𝚗𝚗𝚒 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚜𝚞𝚊 𝚏𝚘𝚛𝚖𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚎 𝚙𝚎𝚛𝚎𝚐𝚛𝚒𝚗𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎. Heidi è la vera riscoperta della semplicità. Heidi rappresenta la serenità, l’allegria, la predisposizione verso il prossimo. Una bimba innocente con un cuore grande. Amante della natura, degli animali e della vita all’aria aperta, non riesce a vivere in ambienti tetri e in palazzi sontuosi sì ricchi di agi e lusso ma privi della libertà che solo la vita di montagna può donarti. In montagna Heidi stringe legami fortissimi a partire dal nonno che da burbero diviene dolce e premuroso, poi c’è il simpatico pastorello Peter con la sua dolce nonnina. Per questo, quando viene portata in città presso la famiglia Sesemann, si ammala pian piano di nostalgia, perdendo la gioia di vivere. Heidi si sente come un uccellino in gabbia! Heidi che è purezza, dolcezza e gaiezza fatta persona è sempre stata un esempio per me, che fin da piccola ho guardato e riguardato l’anime in TV ispirato al romanzo, ogniqualvolta veniva trasmesso. Per me adesso, leggere questo libro, è stato un bellissimo tuffo nel passato, negli anni della mia fanciullezza, quando guardavo al futuro con disincanto. Heidi è un classico stupendo in cui immergersi, estraniandosi completamente dalla realtà circostante e ti conduce in un luogo remoto ricco di fascino. Capisco benissimo le sensazioni della piccola Heidi perché le Alpi sono un ambiente magico, dove il tempo sembra essersi fermato ed è così bello allontanarsi dalla vita moderna così tumultuosa e invece viverla appieno, riscoprendo la felicità nei piccoli gesti quotidiani non credete? Questa è una storia che fa capire che nelle situazioni difficili, bisogna sempre vedere la luce in modo da superarle vittoriosi. Heidi infatti fa tesoro di quella parentesi dolorosa vissuta in città perché anche lì a trovato l’amicizia ed ha scoperto l’amore per la lettura. Un libro che ti entra nell’anima consigliato a tutti i nostalgici.
Descrizione “Salvami! Non mi abbandonare!” Non si ricevono tutti i giorni richieste d’aiuto in un codice sconosciuto. A meno che il destinatario non sia un Holmes. Enola Holmes però non è famosa quanto suo fratello maggiore Sherlock, e normalmente non è a lei che ci si rivolge, quando si cerca un detective. Ma Enola, la terzogenita degli Holmes, è anche la mente più brillante e sagace che Londra abbia mai visto. Solo lei è in grado di decifrare il messaggio che una sua vecchia conoscenza, la bellissima Lady Cecily, le manda tramite il linguaggio segreto dei ventagli. Senza perdere un istante, Enola si mette in pista, determinata a scoprire la verità e aiutare la giovane dama. Riuscirà a portare a termine l’impresa da sola o dovrà coinvolgere quell’impettito di suo fratello, il tanto declamato Sherlock Holmes? Tra messaggi segreti e misteri insidiosi, continuano le avventure di Enola, un’eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes. Età di lettura: da 12 anni.
Editore De Agostini (1 novembre 2022) Lingua Italiano Copertina rigida 200 pagine
Il mio pensiero…
Buongiorno piovoso a tutti voi lettori con la recensione de 𝙸𝚕 𝚌𝚊𝚜𝚘 𝚍𝚎𝚕 𝚟𝚎𝚗𝚝𝚊𝚐𝚕𝚒𝚘 𝚜𝚎𝚐𝚛𝚎𝚝𝚘. 𝙴𝚗𝚘𝚕𝚊 𝙷𝚘𝚕𝚖𝚎𝚜 (𝚅𝚘𝚕. 𝟺). Che dire di questo volume? Movimentato, adrenalinico, avventuroso, ironico… chi più ne ha più ne metta. Davvero, non ho parole per esprimervi quanto io sia attratta da questa serie di libri. Ogni volta Enola Holmes mi aggancia inesorabilmente alle pagine inebriandomi con la sua astuzia. Mi affascina il fatto che una ragazza sola, appena adolescente, sia così forte e determinata, tanto da riuscire a farla sotto il naso ai due fratelli Holmes. In questa avventura si imbatte in una vecchia conoscenza e riesce a captare il segnale di pericolo. Analizzando i comportamenti di Lady Cecily e indagando di qua e di là, riuscirà a scovare ciò che la tormenta visibilmente. Ci aveva visto giusto ancora una volta e, senza timore, cerca subito di aiutarla a sfuggire ai suoi carcerieri. E sì, perché la ragazza è tenuta prigioniera! Dunque, durante queste indagini, avrà modo di imbattersi anche nel suo famoso fratellone Sherlock e insieme stringeranno un patto temporaneo, una tregua che li vedrà fianco a fianco nella difesa della povera fanciulla. Che dite, vi ho convinti?
Descrizione I tempi si fanno sempre più minacciosi, e Lilly è sempre più disperata: dovrebbe rischiare tutto, anche se significa perdere ciò che le è più caro? Il secondo entusiasmante capitolo della saga di Waldfriede, una storia appassionante come solo la vita vera sa essere.
Sono ormai passati più di dieci anni da quando il dottor Conradi ha fondato l’ospedale di Waldfriede, e finalmente si è fatto un nome che gli ha permesso di essere accettato nella storica Società Chirurgica di Berlino. Hanna, la sua fedele assistente, rientra in servizio dopo un periodo di cura e fa la conoscenza di Lilly, l’ultima assunta, un’infermiera poco più che ventenne e molto volenterosa, che spicca tra le altre. Ma dopo la crisi economica che ha travolto l’Europa nel 1929, altre nuvole scure si addensano all’orizzonte. Da quando Hitler e il suo partito hanno guadagnato visibilità, si è inasprito l’atteggiamento nei confronti degli ebrei, anche di quelli che lavorano al Waldfriede. Come il professor Kirsch, il pediatra, che per Lilly non è più solo il suo capo, ma semplicemente Rudolph, l’uomo con il quale ama fare gite fuori porta nel tempo libero. Improvvisamente l’ospedale e il suo personale sono sotto stretta sorveglianza, e Lilly, dopo aver faticato ad acquisire le competenze necessarie a curare i suoi piccoli pazienti, è molto preoccupata per ciò che gli potrebbe capitare. Inoltre si è ormai resa conto che i suoi sentimenti per il dottor Kirsch vanno al di là di una relazione puramente professionale, e sospetta di non essere l’unica a nascondere un segreto. I tempi si fanno sempre più minacciosi, e Lilly è sempre più disperata: dovrebbe rischiare tutto, anche se significa perdere ciò che le è più caro? Il secondo capitolo della saga di Waldfriede.
𝐔𝐧𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐛𝐮𝐢𝐨: Di questo romanzo ho appezzato principalmente la “veridicità” storica mixata con elementi romanzati. Non c’è un dettaglio che non sia stato curato e descritto con precisione, senza mai appesantire la narrazione che per tutto il romanzo ha un bel ritmo e non annoia mai. È evidente il lavoro di ricerca dell’autrice sul periodo storico così ambiguo e duro. Amo il modo di scrivere di Corina Bomann, grande narratrice di storie, amori, misteri… Ammetto che la trama non mi ha coinvolta tanto, ma solo per gusto personale, e in rapporto al primo volume che mi aveva conquistato di più. La prosa è comunque fantastica ed è bello che ci siano spunti per piu’ di una riflessione personale. Consigliatissimo per tutti gli amanti del romanzo storico.
Nel regno immaginario di Marob, sulla costa del Mar Nero, una giovane maga di nome Erif Der è costretta a sposare il potente rivale politico del padre, Tarrik, il Re del Grano e Capo di Marob, diventando così la Regina della Primavera. Il suo compito sarà proteggere l’avvicendarsi delle stagioni e la fertilità della terra. Erif, suo malgrado una pedina al centro dei giochi di potere tra il padre e il marito, dovrebbe condizionare il consorte attraverso la magia; i suoi poteri, però, non sortiscono gli effetti sperati perché il Re del Grano, dopo aver salvato da un naufragio un filosofo greco di nome Sfero, che inizia a condividere con lui il suo sapere, diventa immune agli incantesimi e decide di recarsi in Grecia di persona per approfondire le sue conoscenze di filosofia e politica. Anche Erif, dal canto suo, si dovrà imbarcare in un lungo viaggio per mare, che la porterà nella battagliera Sparta, dove il re Cleomene III vuole provare a cambiare le cose, e poi nell’Egitto opulento e pieno di piaceri: un’avventura complessa che la aiuterà a comprendere più a fondo il suo ruolo di Regina della Primavera, ampliare i suoi orizzonti e sfidare le norme precostituite. Straordinaria avventura di una donna che si libera della veste che le è stata assegnata per sperimentare la vita in tutti i suoi aspetti, “Il Re del Grano e la Regina della Primavera”, è un mix di magia, epica, mito e storia.
Editore Fazi (11 novembre 2022) Lingua Italiano Copertina flessibile 790 pagine
Il mio pensiero…
Questo libro fu scritto per la prima volta nel 1931 e fu pubblicato poi molti anni dopo. Si tratta di un cammino sia reale che introspettivo, che lentamente fa spostare i personaggi da Marob, un luogo fantastico situato sul Mar Nero, fino a Sparta e poi infine ad Alessandria d’Egitto. A Marob c’è Erif Der, Regina della Primavera che diviene la moglie di Tarrik , Re del Grano. I giovani hanno un rapporto complicato d’amore e sotterfugi. Proprio così, perché lei lo sposa, stregandolo con la sua magia, convinta di doverlo abbandonare in seguito, complottando con suo padre ma non senza difficoltà, perché nel suo cuore forse prova qualcosa per lui. In seguito lei lo amerà realmente. Erif è una strega, come quelle che abbiamo conosciuto nella mitologia, in grado di confondere la mente, di fare incantesimi e malie varie. Berris Der invece è un altro personaggio interessante. Lui è il fratello di Erif ed è un grande amante dell’arte e cerca sempre la perfezione. Prova a diventare un bravissimo artista proprio come i grandi scultori dell’ Ellade cui guarda con ammirazione. Una storia questa ricca di personaggi, eventi e descrizioni. Il testo è uno storico che scorre abbastanza lentamente quindi, se avete voglia di leggere un romanzo scorrevole, vi dico già che non è la lettura adatta a voi, o perlomeno non in questo momento. Vi assicuro che è comunque un vero capolavoro e di tenerlo in considerazione perché, nonostante una mole ingente di pagine, ben 800 quasi, vengono ripercorse tantissime vicissitudini interessanti che sono un mix tra magia, storia e politica. La scrittrice ha fatto un grande lavoro di ricerca per poter scrivere questo libro.
Amerine è una gamer e per arrotondare hackera i server dei giochi per assicurarsi vittoria e stipendio. Questa è la causa scatenante della sua partecipazione al death game. Si ritroverà infatti nello Sheol, una angustiante città speculare a Gehinnom, dove novantanove partecipanti, suddivisi in 33 squadre da 3, dovranno sostenere delle durissime prove per sopravvivere. Si tratta di giochi ad enigmi e Battle Royale. Qui bisogna essere intelligenti, collaborare e provare a tutti di essere socialmente utili. Solo in questo modo riusciranno a riottenere la libertà con la fedina penale pulita. Tutti come Amerine hanno commesso illeciti. Per ogni acquisto sul sito verrà regalata una carta in omaggio. Vagare in un’ambientazione opprimente come quella proposta da questo fumetto, dove non ci sono certezze e pochissime sono le possibilità di salvezza, provoca tanta adrenalina nelle vene e garantisce la giusta dose di tensione. L’ansia provocata da tutto ciò che può alimentare il panico insito nell’animo umano, rende questa lettura un esperienza indimenticabile. Quando in gioco c’è la propria vita l’uomo è disposto a tutto non è così? In questo volume le tavole sono splendide anche quelle in omaggio realizzate dagli altri artisti Upper Comics. Voi partecipereste ad un death game? E se foste costretti, come vi comportereste? Siete combattivi o remissivi?
A Dooling, nel West Virginia, le donne si addormentano e non si risvegliano più, perché vengono avvolte da filamenti formando dei bozzoli proprio come quelli delle farfalle e se qualcuno prova a liberarle vengono fuori delle zombie sanguinarie che assalgono a morte i malcapitati. Questo virus è via via in espansione e porta scompiglio ovunque, propagandosi anche nel resto del mondo. Metà della popolazione femminile sta sprofondando in un sonno eterno. Molte fanno fatica a restare sveglie e sono stremate. Gli uomini non sanno cosa fare, se uccidere queste donne nel bozzolo o meno. Intanto Evie Black, una misteriosa donna arrestata dopo un pluriomicidio, arriva in carcere ed è l’unica che riesce a svegliarsi dopo essersi addormentata. In questo penitenziario esclusivamente femminile, ci sono spacciatrici, ladre e assassine ma la loro storia è molto complessa. Evie sembra una donna dotata di poteri sovrannaturali. Sa tutto del passato di tutti e conosce il motivo della presenza di questo virus. Ci sono due fazioni adesso, pro e contro la donna misteriosa, chi ritiene che sia la responsabile del virus e chi la loro salvezza. Cosa succederà? Riusciranno a catturarla e ad ucciderla? Questo è un bellissimo libro di denuncia contro gli abusidomestici, contro le molestie inflitte dai carcerieri alle detenute e contro ogni tipo di atto violento sul genere femminile. Una storia scritta dal grande King insieme a suo figlio, che è intrisa di elementi fantastici con la presenza di volpi, ratti parlanti e di una creatura dalle capacità strabilianti. Una storia a tinte noir molto cruenta che rende il lettore assolutamente partecipe di ogni scena, soprattutto grazie a queste tavole eccezionali, che hanno la predominanza del rosso e del nero a sottolineare il terribile clima generale. Le espressioni dei volti sono così realistiche che ci sembra di assistere ad un film in TV. Le scene scorrono una dietro l’altra ad un ritmo serrato e immediatamente ci si ritrova alla fine.
Garzanti (24 gennaio 2023) Lingua Italiano Copertina flessibile 450 pagine
Descrizione Mi chiamo Nive White e so bene cosa significhi non avere un luogo da poter chiamare casa. Questa parola mi è estranea da quando i miei genitori sono scomparsi e ho cominciato a essere sballottata da un paese all’altro. Nessuno mi ha mai accolta, nessuno mi ha mai voluta. Per questo, quando lascio Parigi e atterro in Canada, non mi aspetto nulla. Devo resistere qualche mese, fino a quando compirò diciotto anni e sarò libera. Eppure qui c’è qualcosa di diverso, lo percepisco appena trovo una foglia rossa al mio arrivo. Anche se i boschi sono sepolti da metri di neve, mi sento in pace sotto l’ombra degli abeti. O forse sono le persone a darmi questa sensazione di calore. Come lo zio Henry, che mi ha aperto la sua casa, o Margareth, che mi cucina i pancake, o Kaya, che mi strappa un sorriso. C’è solo una persona a cui non piaccio per nulla. Un ragazzo schivo, con occhi grigi e impetuosi come una tormenta. Si chiama Hurst e per lui sono una straniera. Un pulcino che non appartiene alle gelide foreste della tribù Navajo di cui fa parte. Eppure, anche se le sue parole mi feriscono, il suo sguardo brucia e legge la mia tristezza. Non posso negare quello che provo, ma ho paura di fidarmi, perché il passato mi ha insegnato a essere diffidente e non mettere radici. Forse, però, la mia vita può essere diversa. Secondo una leggenda della tribù, chi trova la wapasha, la foglia rossa, è in grado di cambiare il proprio destino. Se è davvero così, vorrei trovare il coraggio di seguire l’istinto. Lo stesso che mi conduce tra le braccia di Hurst. Mi chiamo Nive White e questa è la mia storia. Liberi come la neve è il romanzo d’esordio di Rita Nardi, un giovane talento che ha iniziato scrivendo sul web. Dopo aver scalato le classifiche grazie a un inarrestabile passaparola e le centinaia di richieste dei lettori, finalmente Liberi come la neve approda in libreria. La storia d’amore tra Nive e Hurst scalda come un bacio sotto i fiocchi di neve. È una coccola durante una bufera. Un sorriso strappato all’inverno.
Rita Nardi è una giovanissima scrittrice conosciuta soprattutto per il suo profilo TikTok, dove parla di libri. Coltiva la passione per la scrittura e per la lettura sin da bambina. Quando non scrive, beve caffè. Ama la montagna, la musica anni ’70 e ’80 e i tramonti in riva al mare. Liberi come la neve è il suo primo romanzo pubblicato da Garzanti.
Il mio pensiero…
Buon inizio settimana con una nuova recensione di”𝙻𝚒𝚋𝚎𝚛𝚒 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚕𝚊 𝚗𝚎𝚟𝚎” di Rita Nardi. Vi dico subito che il libro racconta una storia dolcissima che ti cattura immediatamente e ti trascina inesorabilmente con sé fino all’epilogo. Pensate che ho letto 450 pagine in soli due giorni in ritagli di tempo. Ogni momento era quello giusto per aprire qualche pagina e proseguire la lettura, tanta era la curiosità di conoscere l’evolversi degli eventi. Ammetto che non mi succedeva da tanto, parliamo dei tempi di Twilight ma, con questo libro ho avuto una vera crush letteraria per il protagonista. Ebbene si, Hurst è un ragazzo ribelle, sfuggente, ironico, spesso sarcastico con quel suo modo sardonico di sorridere, ma molto affascinante e soprattutto con un grande cuore celato sotto l’aspetto da duro. Questo è l’archetipo del ragazzo che fa letteralmente girare la testa un po’ a tutte. È proprio ciò che accade infatti anche alla coprotagonista Nive che se ne innamora perdutamente al primo sguardo, anche se lui le 𝘪𝘯𝘵𝘪𝘮𝘢 chiaramente di non volerla tra i piedi. Nive non sembra affatto intimorita da lui e non demorde. Nive, che pare destinata a Moongrove da sempre, come attratta da una forza inspiegabile, inizia ad avere una vera famiglia finalmente. Il destino infatti l’ha condotta qui dopo una vita con la valigia in mano e un bagaglio di sofferenze indicibili sulle spalle. Atterra in questo piccolo angolo di paradiso perché viene a vivere da un suo lontano parente, zio Henry, che la tratta amorevolmente e con affetto sincero. Moongrove si trova in Canada, un’ambientazione che adoro, con la sua caratteristica temperatura glaciale! Immaginate un po’: neve candida che ricopre tutto, immense distese di boschi innevati, baite sparse qua e là così calde perché fatte di pietra e legno, con all’interno grandi caminetti… A Moongrove c’è anche una riserva dove la tribù dei Navajo vive a stretto contatto con la natura. Il capo tribù Joe, amico fraterno di zio Hanry, accoglie Nive con immensa gioia considerandola una 𝘸𝘢𝘯𝘢𝘨𝘦𝘦𝘴𝘬𝘢. “ˡᵃ ᶠᵒʳᵉˢᵗᵃ ᵉ̀ ᶜᵃˢᵃ ᵉ ʳⁱᶠᵘᵍⁱᵒ ᵈⁱ ᵒᵍⁿⁱ ˢᵖⁱʳⁱᵗᵒ ᵖᵘʳᵒ”. Tutta la tribù si invaghisce di Nive, del suo carattere dolce e gentile, tranne Hurst che sembra odiarla, ma chissà… Questo atteggiamento potrebbe essere uno scudo! Anche Hurst infatti ha un passato abbastanza difficile tanto da non lasciare avvicinare nessuno! Sapete cosa mi è piaciuto anche di questo libro? Il racconto della semplicità: una vita a stretto contatto con la natura, quasi priva di tecnologia ma ricca di amore, amicizia e rapporti umani veri e non nascosti dietro una tastiera come vuole la vita moderna. Mi è piaciuta tantissimo la scrittura fluida, la narrazione egregiamente strutturata e la magia che ne consegue. L’autrice già al suo primo libro riesce a colpire dritto al cuore. Quindi, se come me amate la neve, i boschi, gli amori difficili e le storie di rinascita, di amicizia… non indugiate oltre e vi prego leggete questo libro. Fatemi sapere il vostro parere, ci conto!
Thaddeus Walker Bowman Owens, il quarterback di riserva dei Chicago Stars, è un team player, un talentuoso allenatore a bordocampo e un modello di intimo occasionale con una bassa tolleranza per le celebrità. Olivia Shore, superstar dell’opera internazionale, è una diva ambiziosa con la mania per la perfezione, un forte desiderio di giustizia, troppi segreti e un rancore monumentale verso l’atleta egocentrico e di bassa levatura con cui si trova a trascorrere il tour promozionale per un marchio di orologi di lusso. Lungo la strada, i due non solo dovranno sopportarsi a vicenda, tra drammi nel backstage e sproloqui spirituali, ma dovranno anche affrontare un grosso problema quando lettere minacciose, fotografie inquietanti e una serie di incontri pericolosi complicheranno le loro vite. Sono solo le azioni di un fan accanito o qualcosa di più sinistro?Buongiorno e buon inizio settimana. Conoscete quest’autrice? Io finalmente ho letto un suo romanzo e vi dico che mi ha molto colpito il suo modo di narrare le vicende e gli intrecci che riesce a ricreare. Questo è proprio un libro perfetto per trascorrere alcune ore in totale spensieratezza, ma non credete che sia il solito romance sdolcinato, al contrario è sagace, schietto e con una buona componente mistery che tiene assolutamente incollati alle pagine. Si perché la protagonista Olivia Shore, la grande Diva conosciuta a livello internazionale per la sua grandiosa voce da mezzosoprano, è in serio pericolo, anche se sottovaluta la situazione e insieme a Thaddeus Walker Bowman Owens, il quarterback di riserva dei Chicago Stars, invece apprensivo e protettivo, vivrà un’avventura al cardiopalma. Liv dovrà scontrarsi con il desiderio, i sensi di colpa e la nascita di un forte sentimento che sconvolgeranno la sua vita. Anche lui, che sembra solo preso dal suo ego, non è affatto come sembra ma, dietro l’aria da bello e impossibile, ha un grande cuore e una mente brillante. L’ autrice ha la capacità di non lasciare niente al caso e di riempire sempre gli spazi con colpi di scena e momenti divertenti da farti desiderare di leggere la continuazione della storia immediatamente. Mi era sembrato un azzardo l’unione di questa coppia apparentemente improbabile eppure Susan Elizabeth Phillips ha trovato il modo per rendere simili That e Liv sotto diversi aspetti.
Editore Leggereditore; New edizione (20 gennaio 2023) Lingua Italiano Copertina flessibile 288 pagine
Gloriosa Devonshire Terrace, casa splendida, con il suo ampio giardino, i vasti scaloni, le grandi promesse di felicità e i suoi costi, altrettanto importanti! Cosí pensa Charles Dickens nell’inverno del 1843 mentre, seduto alla sua scrivania, compone l’ultima puntata di Martin Chuzzlewit. Manca solo un mese a Natale, ma Mr Dickens non è molto in animo di preparare festeggiamenti. Al piano di sotto sua moglie Catherine è in travaglio: un nuovo bambino sta arrivando, pronto ad abitare la lussuosa dimora di famiglia, ma che ben presto, ahimè, sarà solo l’ennesima bocca da sfamare. Tutti vogliono qualcosa da lui: soldi, regali, un autografo, qualche riga di dedica o, nel caso della sua famiglia, una festa di Natale piú grande di quanto si sia mai vista. E Martin Chuzzlewit non sta vendendo bene come tutti speravano. Nemmeno un quindicesimo di Oliver Twist, precisano i suoi editori. Che, per di piú, lo ricattano: se non consegnerà al piú presto un nuovo libro d’occasione, e sarà meglio che sia un libro adatto alle feste di Natale, dovrà restituire l’anticipo già versato. Cosí, gli incubi di una povertà che Dickens ha già ben conosciuto ricominciano a tormentarlo. Ma quello che doveva essere solo un breve libriccino si rivela impresa ben piú ardua, specie perché Dickens sembra afflitto da un caso particolarmente ostinato di blocco dello scrittore. In cerca di idee, vaga per le strade mutevoli di Londra, finché una notte non conosce la misteriosa Eleanor Lovejoy. Avvolta in una mantella viola, Eleanor gli appare come un fantasma gentile o forse una musa, capace di ricondurre da lui l’ispirazione persa. Al suo fianco Charles intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé stesso e il libro che ne scaturirà, Canto di Natale, cambierà la storia della letteratura per sempre. Con Il canto di Mr Dickens, Samantha Silva riporta in vita l’intero universo dickensiano, regalandoci una favola di Natale ambientata per le strade di una Londra fumosa e gelida, ma anche luminosa e piena di fascino, come un grande circo galleggiante pieno di prodigi e misteri. Una lettera d’amore a Charles Dickens e alla sua opera; un romanzo allegro e commovente al tempo stesso, infuso di intelligenza e calore. «Una storia che affascina e commuove. La nebbia e i fantasmi che abitano questo romanzo sono gli stessi che popolano l’originale dickensiano. L’ho letto in un paio di avidi sorsi, come in un brindisi natalizio». Anthony Doerr
Editore Neri Pozza (8 novembre 2022) Lingua Italiano Copertina flessibile 288 pagine
Ogni anno nel periodo natalizio rileggo Canto di Natale di Charles Dickens, che per me è la storia che meglio incarna lo spirito natalizio. Quest’anno a dicembre è uscito anche questo libro che narra di come Dickens abbia dato vita al suo capolavoro. Purtroppo ho ricevuto solo pochi giorni fa il volume altrimenti mi sarei immersa totalmente nell’atmosfera del Natale, leggendolo vicino al mio abete addobbato, ma comunque sono riuscita a catapultarmi nel mondo magico di questa storia meravigliosa. C’è molta invenzione nella narrazione, come spiega la stessa Silva a fine lettura, ma molti sono anche i personaggi reali e le vicende effettivamente accadute che sono antecedenti alla stesura del racconto natalizio. Il libro nasce dall’esigenza impellente di guadagno da parte del celebre scrittore, che per anni ha dovuto coprire i debiti del padre e del fratello. Non solo loro, ma anche molti dei suoi amici e conoscenti andavano continuamente a chiedergli somme in prestito e in più c’erano le tante attività benefiche che lui sosteneva. Perdipiú sulle sue spalle gravava il peso di una famiglia numerosa e molto esigente perché abituata ad un certo tenore di vita. È così che, messo alle strette dai suoi editori, scrive con non poche difficoltà il suo Canto di Natale. Per cercare l’ispirazione ama aggirarsi per le strade di Londra durante la notte ed è così che incontra una donna misteriosa, che diverrà la sua musa. In questo libro si ha l’impressione di conoscere l’uomo spogliato della sua fama e con addosso un carico di incombenze e preoccupazioni non da poco. Un uomo con le sue debolezze e fragilità in periodi delicati della vita. Leggere di Dickens con il blocco del lettore perché stressato da mille problemi me lo ha reso più umano e meno mito irraggiungibile. Per me sarà comunque sempre un idolo da adulare per la sue lodevoli capacità letterarie tanto più se così sono andati realmente i fatti perché sarebbe ancora di più un esempio per tutti, in quanto è riuscito a risorgere magnificamente dalle cattive acque in cui versava.
Ricordato come uno dei periodi più bui e austeri della storia, il Medioevo fu tuttavia caratterizzato da una cultura ricca e vivace, nutrita dall’amor cortese oltre che dal pensiero ascetico. In questo contesto, Parigi fu teatro di un tragico amore che ispirerà autori e poeti nei secoli a venire: quello tra 𝐄𝐥𝐨𝐢𝐬𝐚 & 𝐀𝐛𝐞𝐥𝐚𝐫𝐝𝐨. 𝔼𝕝𝕠𝕚𝕤𝕒: badessa e letterata francese, ebbe in giovane età, quando era già nota un tutta Parigi per la sua impareggiabile cultura, una relazione amorosa con il filosofo Pietro Abelardo. Quando lo zio della ragazza se ne accorse, si vendicò ferocemente sull’uomo. Eloisa si ritirò nel monastero di Argenteuil e divenne poi badessa dell’oratorio del Paracleto, fondato dallo stesso Abelardo. “ᵃˡ ᵐⁱᵒ ˢⁱᵍⁿᵒʳᵉ, ᵃⁿᶻⁱ ᵖᵃᵈʳᵉ, ᵃˡ ᵐⁱᵒ ˢᵖᵒˢᵒ ᵃⁿᶻⁱ ᶠʳᵃᵗᵉˡˡᵒ, ˡᵃ ˢᵘᵃ ˢᵉʳᵛᵃ ᵒ ᵖⁱᵘᵗᵗᵒˢᵗᵒ ᶠⁱᵍˡⁱᵃ, ˡᵃ ˢᵘᵃ ˢᵖᵒˢᵃ ᵒ ᵐᵉᵍˡⁱᵒ ˢᵒʳᵉˡˡᵃ… ᵗⁱ ʰᵒ ᵃᵐᵃᵗᵒ ᵈⁱ ᵘⁿ ᵃᵐᵒʳᵉ ˢᶜᵒⁿᶠⁱⁿᵃᵗᵒ… ᵐⁱ ᵉ̀ ˢᵉᵐᵖʳᵉ ˢᵗᵃᵗᵒ ᵖⁱᵘ̀ ᵈᵒˡᶜᵉ ⁱˡ ⁿᵒᵐᵉ ᵈⁱ ᵃᵐⁱᶜᵃ ᵉ ᵠᵘᵉˡˡᵒ ᵈⁱ ᵃᵐᵃⁿᵗᵉ ᵒ ᵖʳᵒˢᵗⁱᵗᵘᵗᵃ, ⁱˡ ᵐⁱᵒ ᶜᵘᵒʳᵉ ⁿᵒⁿ ᵉʳᵃ ᶜᵒⁿ ᵐᵉ ᵐᵃ ᶜᵒⁿ ᵗᵉ.” ˡᵉᵗᵗᵉʳᵃ ᵈⁱ ᵃˡᵒⁱˢᵃ ᵃᵈ ᵃᵇᵉˡᵃʳᵈᵒ 𝔸𝕓𝕖𝕝𝕒𝕣𝕕𝕠: teologo e precursore della filosofia scolastica, fu uno dei più importanti pensatori del medioevo. Uomo dal temperamento fiero e di grande abilità dialettica, si fece molti nemici e fu infine accusato di eresia dal Concilio Lateranense II del 1139. Scrisse la propria biografia, S͚t͚o͚r͚i͚a͚ ͚d͚e͚l͚l͚e͚ ͚m͚i͚e͚ ͚d͚i͚s͚g͚r͚a͚z͚i͚e͚, sul modello delle 𝙲𝚘𝚗𝚏𝚎𝚜𝚜𝚒𝚘𝚗𝚒 di Agostino. “ᶜⁱ ʰᵃⁱ ᵘⁿⁱᵗᵒ, ᵒ ˢⁱᵍⁿᵒʳᵉ, ᵉ ᶜⁱ ʰᵃⁱ ᵈⁱᵛⁱˢᵒ ᵠᵘᵃⁿᵈᵒ ᵗⁱ ᵉ̀ ᵖⁱᵃᶜⁱᵘᵗᵒ ᵉ ᶜᵒᵐᵉ ᵗⁱ ᵉ̀ ᵖⁱᵃᶜⁱᵘᵗᵒ. ᵒʳᵃ, ᵒ ˢⁱᵍⁿᵒʳᵉ, ᵖᵒʳᵗᵃ ᵃ ᵗᵉʳᵐⁱⁿᵉ ᶜᵒⁿ ᵉˢᵗʳᵉᵐᵃ ᵐⁱˢᵉʳⁱᶜᵒʳᵈⁱᵃ ᶜⁱᵒ̀ ᶜʰᵉ ᶜᵒⁿ ᵐⁱˢᵉʳⁱᶜᵒʳᵈⁱᵃ ʰᵃⁱ ⁱⁿⁱᶻⁱᵃᵗᵒ, ᵉ ᵠᵘᵉˡˡⁱ ᶜʰᵉ ᵘⁿ ᵗᵉᵐᵖᵒ ʰᵃⁱ ᵈⁱᵛⁱˢᵒ ⁿᵉˡ ᵐᵒⁿᵈᵒ, ᶜᵒⁿⁱᵘᵍⁱ ᵃ ᵗᵉ ᵉᵗᵉʳⁿᵃᵐᵉⁿᵗᵉ ⁱⁿ ᶜⁱᵉˡᵒ, ˢᵖᵉʳᵃⁿᶻᵃ ⁿᵒˢᵗʳᵃ, ʳⁱᶜᶜʰᵉᶻᶻᵃ ⁿᵒˢᵗʳᵃ, ᶜᵒⁿˢᵒˡᵃᶻⁱᵒⁿᵉ ⁿᵒˢᵗʳᵃ, ᵒ ˢⁱᵍⁿᵒʳᵉ, ᵗᵘ ᶜʰᵉ ˢᵉⁱ ᵇᵉⁿᵉᵈᵉᵗᵗᵒ ⁿᵉⁱ ˢᵉᶜᵒˡⁱ. ” ˡᵉᵗᵗᵉʳᵃ ᵈⁱ ᵃᵇᵉˡᵃʳᵈᵒ ᵃ ᵉˡᵒⁱˢᵃ